La Storia
Anno di Fondazione: 29-06-2005
Club Patrocinante: Rotary Club Mediterraneo.
Presidenti
Dal 2004 al 2010
Calogero Gino Di Prima
2004-2006
Claudio Spalvieri
2006-2007
Gianni Marino Refice
2007-2008
Alessandro Dionisi
2008-2009
Claudio Pernazza
2009-2010
Dal 2011 al 2015
Raffaele Staiano
2010-2011
Patrizio Di Tursi
2011-2012
Antonio Gatti
2012-2013
Bruno Lucarelli
2013-2014
Leonardo Audino
2014-2015
Dal 2016 al 2021
Alessia Caruso
2016-2017
Antonello Langi
2015-2016
Fabio Massimo Aureli
2017-2018
Edoardo Roberto
2018-2019
Gaetano Biuso
2019-2020
Fabrizio Punzo
2020-2021
Soci Fondatori
- Arciola Mariani Laura
- Audino Leonardo
- Berardinelli Bruno
- Borgese Francesco
- Brusco Francesco
- Capitelli Giovanni
- Cardini Mario
- Cicolani Paolo
- D’Amico Silvio
- Dal Savio Federico
- Dellicarri Maria Rosaria
- Di Prima Calogero Gino
- Di Tursi Patrizio
- Dionisi Alessandro
- Ferrando Cesidio Sante
- Giuliana Francesco
- Giuliani Luigi
- Langiu Antonello
- Lucarelli Bruno
- Metaxotu Emanuela
- Muscarella Giuseppe
- Pecchioli Ezio
- Pellegrino Elvira
- Pernazza Claudio
- Petrucciani Stefano
- Pierri Raffaello
- Prete Caposso Torre di Caprara Federico
- Refice Gianni Marino Antonello
- Restaino Sandro Maria
- Ricco Biagio
- Rocchi Giampiero
- Romanelli Domenico
- Spalvieri Claudio
- Staiano Raffaele
- Tamburro Luciano
- Tassinari Berti Roberto Carlo
- Tomasi Teresa
- Valenti Giuseppe
- Zaffino Umberto
Sedi Del Club
Sede della Costituente
Circolo dei Magistrati della Corte dei Conti in via Foro Italico, 430, Roma
Sede successiva ed attuale
Grand Hotel del Gianicolo, Via delle Mura Gianicolensi, 107 Roma – Italia – 00152
La Storia del Club
prima Il R.C. Roma Foro Italico, viene costituito nel 2005 da un gruppo di 5 Rotariani di Subiaco, residenti a Roma.
Ai cinque si uniscono una ventina di persone amiche già a conoscenza del mondo rotariano e con il desiderio di farne parte.
Nei primi tempi di preparazione, con i delegati del Governatore Artizzu Lucio e cioè Franco Arzano ed il Presidente del Mediterraneo, nostro club padrino, Avv.Fonsi Gianluca, e di approfondimento della conoscenza e dell’amicizia, le riunioni vengono effettuate, con lo stile rotariano, presso la sede dei Magistrati della Corte dei Conti, sul Lungotevere Foro Italico Nelle vicinanze il sito più importante è rappresentato dal Foro Italico e per questo il nome del Club.
Nella serata della consegna della Carta costitutiva erano presenti più di 150 persone in rappresentanza di ben 11 club, compreso quello di Subiaco, il Governatore, l’Immediato PG, l’Incoming, e tutti i Past Governor .
Da quella prima sede, dopo qualche anno ci si sposta prima nella sede presso l’Hotel Fenix in Viale Gorizia e successivamente presso il Grand Hotel del Gianicolo in Viale delle mura Gianicolensi,
Il primo Presidente è stato Calogero Gino Di Prima per due anni consecutivi, uno dei cinque di Subiaco, e poi a seguire Sparvieri, Gianni Refice, Alessandro Dionisi, Claudio Pernazza, Raffaele Stajano, Patrizio Di Turzi, Antonio Gatti , Bruno Lucarelli, già Presidente del Club di Subiaco, Audino, Antonello Langiu, Alessia Caruso, Fabio Massimo Aureli, Edoardo Roberto, Gaetano Biuso, Fabrizio Punzo e Franco Alfredo Nicoletti.
Dopo circa due anni, nel 2007, dalla Costituzione del Club è stato fondato il Club Rotaract Roma Foro Italico.
Il primo progetto importante del Club è stato rappresentato dall’acquisto dell’Ambulanza per l’emergenza pediatrica per la Clinica Pediatrica del Policlinico Umberto I°, nell’ambito del COIN e in parternship con la C.R.I..
Altri progetti a seguire molto significativi:
A) “Rimettere le ali “una presenza presso il Borgo Don Bosco di Via Prenestina, che prevede l’erogazione di una serie di borse di studio, per ragazzi socialmente disagiati, per effettuare “stage” di formazione lavoro, la presenza dei soci rotariani e rotaractiani per il doposcuola, oltre ad altri interventi che ci hanno visto presenti all’interno della struttura ( Concerto, assistenza sportiva, con un progetto a latere con i giovani della palla a nuoto, formazione specialistica in loco con l’Istituto Alberghiero di Fiuggi, etc ).
B) Il progetto Tevere, gestito in Interclub con il nostro come capofila, che è consistito in una bonifica ambientale sulle rive del Tevere, a Nord di Roma, nella Bassa Sabina, con la piantumazione di alberi adatti e con il coinvolgimento delle Amministrazioni Locali, dove in previsione sarà possibile far fiorire delle culture (coltivazione perle di fiume) con definizione di nuovi posti di lavoro.
C) “Alla scoperta dei gioielli nascosti del Lazio”, che ci ha visto, sempre come capofila, insieme ad altri club pronti ad individuare siti architettonici particolari, nella Ciociaria, a visitarli e a portarli all’attenzione del pubblico, con conviviale presso l’Istituto Alberghiero di Fiuggi, dove sono stati raccolti fondi per borse di studio per studenti meritevoli, ma economicamente disagiati.
Inoltre docenti dell’Istituto hanno partecipato ad un programma di formazione presso i ragazzi del Borgo Don Bosco.
D) Partecipazione attiva sulle piazze romane al progetto distrettuale di prevenzione del diabete voluto sia dal Governatore Tranquilli che l’anno successivo anche dal Governatore Silvio Piccioni.
E) di Urbino è stato il concetto del Tempo Il convegno, che si è tenuto nell’aprile del 2013, si proponeva di creare una sinergia e una collaborazione tra i Club Rotary per perseguire i seguenti scopi comuni:
- I Rotary Club inseriti nei siti UNESCO individuati, si impegneranno a sostenere le direttive che ogni anno l’UNESCO diffonde;
- I Rotary Club adotteranno, ogni anno, tutte le iniziative possibili per sostenere l’immagine dei propri centri storici nel rispetto dei principi fissati dall’UNESCO;
- I Rotary Club presenti nelle città coinvolte nel progetto si impegnano a valorizzare e promuovere i siti dichiarati patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, costruendo una rete di relazione tra i club stessi.
Cosi il nostro Club nel 2013 iniziò questo percorso con i Club Italiani e internazionali che avevano sottoscritto la carta di Urbino.
Nel 2018 abbiamo unito più di venti Club Romani interessati al progetto in un convegno di lavoro di due giorni.
L’incontro ci ha permesso di svolgere un’attività di studio e ricerca culturale con idee innovative da presentare nel 2019 in Polonia a Zamosch.
F) Progetto Mediterraneo Motore di cambiamento Il problema è che l’umanità oggi ha bisogno di energia e che l’umanità non riesce a sopravvivere senza energia.
Ma all’umanità serve anche acqua e cibo e nel mondo e in particolare nel Mediterraneo ci sono persone che hanno problemi di acqua e cibo.
Questi problemi creano forte tensioni sulla stabilità politica ed economica del Mediterraneo.
L’energia che noi utilizziamo è in buona parte quella che proviene bruciando prodotti fossili.
Questi prodotti bruciando creano CO2 ed ecco che accumulandosi nella stratosfera impediscono di fatto la riflessione dei raggi solari che surriscaldano il pianeta. Cento anni fa il mondo non aveva necessità di tanta energia e quindi non venivano bruciati tanti carburanti fossili.
Oggi il pianeta consuma e inquina come mai in precedenza nella storia, e, da qui, il sempre crescente riscaldamento globale.
Allora come fare? Questo è il problema dell’umanità di domani. Il sole invia sulla terra 100.000 volte l’energia che noi produciamo con i fossili.
Quindi una parte di centomila di energia solare permetterebbe di continuare a fare quello che i combustibili fossili ci danno oggi.
Quindi il solare e le rinnovabili sono e saranno sicuramente una soluzione, anzi, a ben vedere forse l’unica soluzione.
Oggi, pertanto, ci impegneremo ad avviare progetti per la sostenibilità del Mediterraneo e per condividere un piano strategico per i popoli, che si affacciano sul Mediterraneo, quali: la difesa dall’inquinamento del Mar Mediterraneo; la realizzazione di fonti energetiche alternative mediante l’utilizzo diffuso e sistematico del solare a concentrazione.
La valorizzazione ed il miglior utilizzo di risorse idriche per i popoli del Mediterraneo e delle tecniche per rendere potabile l’acqua dal mare.
Nel Settembre 2008 il termine “green economy” era sconosciuto ai più (era stato appena creato dall’UNEP), l’”economia circolare” era un concetto ancora vago, e molti-anche in Italia- ancora sostenevano che i cambiamenti climatici non esistessero o comunque non avevano alcuna relazione con le attività umane. Eppure, una rivoluzione economica nel mondo era agli albori.
Qualcosa di importante si muoveva… E l’idea di guardare ad una community delle imprese green, far capire che l’Italia aveva le capacità per puntare ad essere leader europeo e mondiale in questo campo, ed alimentare un gruppo Rotary, che potesse diventare un tassello di riferimento della green economy italiana, si sta ormai diffondendo, vedasi anche la piantumazione del Bosco del Rotary a Roma, e si sta tramutando in realtà operativa e progettuale, grazie anche all’intuizione che il nostro Socio Edoardo Roberto, quale Ingegnere impegnato da molti anni nel campo della tutela ambientale, ha saputo guidare il club in un rivoluzionario percorso, indicando, come Club capofila nel Distretto, la via d’azione da seguire.
Il progetto prevede di allargare la community dei Rotariani nella Green Economy, a livello distrettuale, nazionale ed internazionale, per divulgare le esperienze e le azioni di buona tecnica ambientale per salvare il pianeta da una sicura catastrofe senza nessuna privazione personale e modifica di comportamenti di vita.
Sviluppato particolarmente quest’anno con cadenza inter club mensile si stanno sviluppando attività divulgativa e formativa Rotariana.
Nel corso degli anni molti soci sono andati via e molti nuovi sono entrati, tanto da arrivare a circa 60 soci.
Alcuni anni fa un gruppo ha costituito un nuovo club, nella tensione continua del Rotary che si accresce e si rinnova.
Comunque il club ha lavorato con soci che andati e venuti sono sempre stati entusiasti del Rotary e delle varie attività del Club.
Dei soci fondatori iniziali ne sono rimasti solo alcuni Gino Di Prima, ora socio onorario, Giuseppe Muscarella e Bruno Lucarelli, del nucleo originario di Subiaco e Patrizio Di Turzi e Giuliani degli amici romani.
Oggi il club è assestato intorno ai 31 soci e c’è attenzione verso il club da parte di diversi amici che ci frequentano ed in attesa di essere accolti nella famiglia rotariana.